La Valle Varaita conferma la propria tendenza di crescita turistica con 1.587 passaggi registrati negli uffici turistici durante la stagione estiva, segnando un incremento di oltre il 17% rispetto allo scorso anno e superando anche il precedente dato del 2023, finora il più positivo. I dati, raccolti attraverso la compilazione di moduli digitali da parte degli operatori turistici dopo ciascun contatto, forniscono un quadro dettagliato delle dinamiche del turismo vallivo, includendo informazioni su provenienza, durata del soggiorno e tipologia di richieste avanzate dai visitatori.
Dal punto di vista geografico, il Piemonte si conferma la principale regione di provenienza, pur registrando una leggera flessione percentuale che evidenzia l’aumentata attrattività del territorio verso visitatori extraregionali. La provincia di Cuneo e il Saluzzese rappresentano il 14,4% delle presenze, mentre il resto della regione contribuisce con un ulteriore 34,1%, per un totale piemontese del 48,5%. Rispetto al 2024, quando si registravano il 22,4% dalla provincia cuneese e il 30,5% dal resto della regione, emerge piuttosto chiaramente la crescita di turisti provenienti da aree geografiche diverse da quella locale. La Liguria si posiziona al secondo posto con il 17,3% delle presenze, seguita dalla Lombardia con il 7,9%, dato in crescita rispetto al 21,7% complessivo dello scorso anno. Il Nord Italia contribuisce con un ulteriore 2,2%, mentre dal resto d’Italia arriva il 5% dei visitatori. Si mantiene stabile al 15% la percentuale di turisti francesi, confermando in questo caso i dati del 2024.
Particolarmente significativo risulta l’incremento dei visitatori alla prima esperienza in valle Varaita, che per la prima volta da quando viene rilevato questo parametro supera il 50% del totale, indicando un trend positivo di interesse verso il territorio. Questo risultato testimonia l’efficacia del lavoro di promozione turistica nazionale e internazionale condotto in modo prioritario attraverso la rete di Terres Monviso e l’attività dell’ATL del Cuneese.
«La percezione diffusa è che questa sia stata una buona stagione turistica per la nostra valle – dicono il presidente dell’Unione Montana Valle Varaita Silvano Dovetta e il vicepresidente con delega al Turismo Roberto Dadone –, che speriamo possa ritoccare al rialzo i dati già positivi del 2024, quando avevamo avuto una crescita del 3,4% delle presenze e un riavvicinarsi dei dati turistici a quelli del 2022, anno “boom” per la montagna dell’immediato periodo successivo ai due anni di pandemia. Sapere che tanti turisti arrivano per la prima volta in valle Varaita è una sorta di ‘investimento per il futuro’: sappiamo che chi la conosce poi l’apprezza e tende, infatti, a tornare anche in occasioni successive».
Analizzando le domande che sono state fatte alle operatrici e agli operatori degli uffici turistici, le escursioni a piedi si confermano l’attività più richiesta con il 58,1% delle preferenze, seguite dagli interessi culturali e dalle visite ai musei che raggiungono il 35,8%, registrando un’ulteriore crescita del 5% circa rispetto alla stagione precedente, quando si era già verificato un aumento analogo sui dati del 2023. Significative dal punto di vista percentuale le richieste di informazioni su ricettività e ristorazione, avanzate dal 15,6% dei visitatori degli uffici turistici. Tra le novità dell’anno figura l’inserimento della Strada dei Cannoni nell’elenco delle richieste puntuali: la riapertura di questo suggestivo itinerario di crinale, coordinata dal Comune di Busca dopo i lavori di rimessa in sicurezza, ha suscitato notevole interesse tra escursionisti, appassionati di mountain-bike e motociclisti. Molto successo ha riscosso anche, specialmente a Pontechianale, il nuovo escape game per famiglie alla scoperta del patrimonio locale realizzato grazie ai fondi europei del progetto Interreg ALCOTRA Vélo-Pluf!, un’avventura che invita a ripercorrere la ricca storia dell’arte locale, ma anche a immergersi in curiosità di tipo musicale e gastronomico rispondendo a domande seguendo un percorso su mappa.
A coloro che si sono rivolti agli uffici turistici sono state poste anche alcune altre domande, utili a capirne i comportamenti in loco. L’analisi della durata dei soggiorni rivela una distribuzione equilibrata tra permanenze brevi e prolungate, con entrambe le categorie che si attestano intorno al 42% del totale. Nel dettaglio, il 24,3% effettua visite giornaliere o con una sola notte di pernottamento, il 18,6% soggiorna per 2-3 giorni o un weekend, mentre per permanenze più lunghe si registra il 21,9% per una settimana, il 9% per 15 giorni, il 5,1% per un mese, il 4% per i due mesi di luglio e agosto e il 2,8% per l’intero trimestre estivo. Rispetto alle stagioni precedenti si osserva una leggera diminuzione dei soggiorni da una settimana a un mese, compensata dall’aumento sia dei periodi più brevi che di quelli più prolungati. Cresce del 2% la presenza di visitatori abituali, con il 14,3% che frequenta la valle durante tutto l’anno.
È stato domandato anche dove i turisti avessero deciso di pernottare durante la loro permanenza: l’alta valle mantiene la propria supremazia come zona prediletta, concentrando il 92,9% delle presenze, dato che è da considerare certamente influenzato anche dalla localizzazione in quest’area dei due uffici turistici con il maggior numero di passaggi registrati. Gli accessi agli uffici turistici sono rappresentativi di oltre 4.000 persone, con una prevalenza di coppie (oltre il 50% dei casi) e gruppi di 3-4 persone per la restante parte. Giovani e famiglie con bambini hanno costituito più del 30% di tutti i passaggi, mentre oltre la metà delle persone richiedenti informazioni si colloca nella fascia di età 35-65 anni e i pensionati rappresentano poco meno del 30% del totale.
La raccolta dati è stata effettuata negli uffici turistici di Sampeyre, il più frequentato con circa il 65% delle risposte grazie anche al più esteso periodo di apertura al pubblico, Pontechianale, Frassino e alla Porta di Valle di Brossasco.